L’attesa tecnologia arriva dall’azienda italiana 20energy. Già nato il progetto per Autostrade per l’Italia. Interessata anche Terna
di Fabio Orecchini
Produrre energia dal passaggio delle auto. L’idea è affascinante e attira da tempo l’attenzione di tecnici e imprenditori in tutto il mondo, con prototipi e tecnologie che di tanto in tanto vengono proposti e guadagnano anche l’attenzione delle cronache. Poi, puntualmente, se ne perdono le tracce e la visione tecnologica sfuma in miraggio.
Adesso, però, l’azienda italiana 20energy sembra aver trovato la soluzione giusta per arrivare sul mercato. Il segreto che tutti cercavano per far funzionare l’idea è in un nuovo tipo di generatore elettrico. Qualcosa di epocale e rivoluzionario, a sentire l’ingegner Valerio Arienti, socio e direttore tecnico della 20energy:
“Il nostro generatore è come il motore Wankel rotativo rispetto al motore a combustione interna a pistoni. Non cambia il principio che permette di generare elettricità, ma cambia significativamente la conformazione del sistema. Qualcosa di completamente nuovo per un componente uguale a sé stesso da oltre un secolo”.
La tecnologia che permette di produrre energia si chiama Lybra ed è costituita da una pedana quadrata larga tre metri, coperta con gomma vulcanizzata, che si abbassa di 2-3 centimetri al passaggio di auto e mezzi pesanti. Il generatore di nuova concezione, grande non più di una bottiglia da un litro e mezzo, cattura l’energia contenuta in questo movimento e la converte in elettricità. La pedana Lybra è già apparsa alcuni anni fa, con tutto il suo promettente potenziale, ed è stata anche installata in due impianti sperimentali nel parcheggio di un centro commerciale a Rescaldina, vicino Milano, e ad Altavilla Vicentina. Senza però riuscire ad arrivare all’industrializzazione. Il nuovo generatore, per il quale è in corso l’iter per una richiesta di brevetto, è secondo i nuovi proprietari del marchio Lybra l’anello mancante, la lacuna tecnica che non ha permesso il lancio in precedenza.
Ad confermare la validità della soluzione Lybra targata 20energy c’è l’interesse di due grandi aziende del panorama italiano. I fondatori della 20energy Valerio Arienti e Daniele M. Caruso, con il direttore commerciale Marco Krieziu, stanno mettendo a punto un progetto con Autostrade per l’Italia destinato a un’area di servizio in Toscana. L’applicazione è molto interessante perché le pedane Lybra devono produrre elettricità, insieme a un impianto fotovoltaico, per alimentare una stazione di ricarica per veicoli elettrici.
Terna, società leader italiana nel dispacciamento elettrico che ha anche attività e investimenti in settori non regolamentati, utilizza la tecnologia Lybra per un progetto con il concessionario autostradale del Nordest Autovie Venete. Il piano di lavoro prevede la partenza nel mese di marzo 2021 di una sperimentazione nella corsia Telepass del casello di Cordignano, in provincia di Treviso.
“L’innovazione è al centro della nostra strategia – spiegano da Terna – a fianco delle attività principali di gestione del sistema elettrico e della rete nazionale di trasmissione, puntiamo a sviluppare soluzioni innovative a supporto della transizione energetica”. L’installazione in una corsia Telepass è decisiva per la successiva industrializzazione del prodotto. A Cordignano, infatti, con un traffico previsto di 5-6.000 veicoli al giorno, secondo i calcoli della 20energy possono essere prodotti 15.000 kWh l’anno di energia.
In corsie Telepass ancora più trafficate, la produzione di una singola pedana può arrivare a 30.000 kWh, pari al consumo elettrico annuo di 10-15 famiglie. Con questi numeri, secondo la 20ENERGY, l’investimento iniziale di 30-35.000 euro per ogni pedana può essere recuperato in 5-6 anni.
Fonte: La Repubblica